L’amianto è stato classificato tra le sostanze cancerogene da eliminare e comunque da trattare con criteri ben precisi, ma i costi di tali interventi hanno spesso frenato la bonifica di interi complessi.
Infatti, in base alla grandezza degli impianti contenenti amianto aumentano i costi per gli interventi di bonifica, per questo esistono una serie di agevolazioni da portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi.
A seconda della categoria del richiedente vi sono infatti i seguenti benefici che è possibile sfruttare:
– Ecobonus 65% per la riqualificazione energetica (per i privati cittadini, enti pubblici o privati che non svolgono attività commerciali).
– Bonus ristrutturazioni 50% (per i privati cittadini, i soci di cooperative divise e indivise, soci delle società semplici, gli imprenditori individuali, ma solo per gli immobili non considerati in quanto merce o beni strumentali).
Le detrazioni fiscali ristrutturazioni danno diritto ad uno sgravio fiscale ai fini IRPEF del 50% sulle spese sostenute per interventi di edilizia (manutenzione ordinaria e straordinaria). Rientrano tra i lavori per i quali è possibile sfruttare l’agevolazione anche gli interventi legati alla rimozione dell’amianto, dunque anche i costi legati allo smantellamento, incapsulamento e smaltimento dell’amianto.
– Credito d’imposta (per i titolari di reddito d’impresa).
Per accedere al credito d’imposta il contribuente dovrà semplicemente compilare il modelloF24 online.