La bonifica amianto è un’operazione complessa e delicata che deve essere fatta solo da professionisti certificati. Il processo di bonifica dell’amianto si divide in 3 tipologie: Rimozione, Incapsulamento, Confinamento.
Rimozione
La rimozione e lo smaltimento di amianto consiste nello smontaggio dei manufatti, l’incapsulamento, l’imballaggio, l’etichettatura, calo in basso e conferimento presso gli impianti autorizzati mediante automezzi autorizzati. Con questa operazione si elimina radicalmente e definitivamente il rischio di emissioni di fibre di amianto ed è attuabile sia in caso di rimozione amianto da edifici pubblici, sia edifici privati che industriali.
DI COSA CI OCCUPIAMO
La nostra azienda attua la procedura di rimozione e smaltimento amianto per diverse tipologie di materiale, tra cui:
- lastre di copertura;
- lastre perimetrali / cornicione;
- pannellature;
- serbatoi idrici / vasche;
- vasi d’espansioni / fioriere;
- pluviali / discendenti;
- canne fumarie;
- pavimenti in VA (vinil amianto);
- terreni contaminati;
- MCA (materiali contenente amianto) abbandonati illecitamente.
Vicini in ogni fase
Bonifiche Laziali si occupa di tutte le procedure tecniche e burocratiche legate alla rimozione dell’amianto, tra cui la redazione di un Piano di Lavoro ai sensi dell’art. 256 del D.Lgs. 81/08 da inoltrare all’ASL competente per territorio (Dipartimento di Prevenzione/Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (S.Pre.S.A.L.); la redazione di un POS (Piano Operativo di Sicurezza) ai sensi del D.Lgs 81/2008; sono necessari 30 giorni solari dalla data di presentazione del piano di lavoro per ottenere Nulla-Osta dell’ASL a procedere alla bonifica:
- redazione e presentazione del piano di lavoro (PLA) alla ASL competente per territorio;
- campionamenti ambientale per la rilevazione di fibre di amianto aero disperse;
- qualificazione C.E.R. del rifiuto in base al D.Lgs n° 22 del 05/02/97 attraverso la campionatura e l’analisi con microscopio denominata MOCF (Microscopia Ottica a Contrasto di Fase) o con analisi SEM (Microscopia Elettronica a Scansione);
- rilievo fotografico a colori dell’area interessata e dei rifiuti da bonificare;
- rimozione dei manufatti contenenti amianto eseguito da operai specializzati in possesso di regolari attestati ai sensi del D.Lgs. 277 del 1991; Legge 257 del 1992 per i dispositivi di protezione individuale marcate CE (D.P.I. – tute in tyvek, maschere P3, facciali, calzari, scarpe antinfortunistiche, guanti, caschi di protezione ecc.), unità di decontaminazione, pompa airless per l’applicazione del fissativo, aspiratore a filtro assoluto, piattaforma aerea elettrica, camion gru, ecc. e con irregolari permessi di interdizione alle aree ai non addetti ai lavori;
- trattamento dei rifiuti con prodotto incapsulante del tipo D, ai sensi all. 2 del D.M. del 20/08/2009, per evitare la dispersione delle fibre durante le operazioni della rimozione e garantire la protezione sanitaria degli operatori;
- imballaggio dei materiali pericolosi con uno strato di polietilene di adeguato spessore come da normativa vigente, etichettati e caricati su mezzo idoneo autorizzato al trasporto all’impianto di stoccaggio e/o discarica finale;
- pulizia, decontaminazione e campionatura ambientale per la restituibilità a norma di legge del cantiere;
- certificazioni di avvenuto smaltimento di tutti i rifiuti presso impianti autorizzati.
Incapsulamento
La bonifica amianto può avvenire anche attraverso l’incapsulamento. Una soluzione economica, efficace e sicura, in linea con le normative nazionali in materia.
COME FUNZIONA
Esistono diversi tipi di incapsulante per amianto; i prodotti liquidi usati per l’incapsulamento ricoprono interamente le superfici e grazie alle loro proprietà penetranti e ricoprenti inglobano le fibre di amianto creando una sorta di capsula intorno alla superficie.
Modo d’impiego secondo normativa UNI 10686/98 e decreto Ministero della Sanità 20/08/1999; rivestimento incapsulante di Tipo A (a vista all’esterno) e di Tipo B (a vista all’interno); dopo la pulizia delle lastre nelle modalità previste dalla vigente norma in materia di amianto segue:
Rilascio l’attestazione di conformità del prodotto incapsulante amianto e l’attestazione della conformità dell’esecuzione dei lavori; tale documento indica tra le altre cose gli spessori, i colori e la garanzia della durata minima e in allegato le schede tecniche dei prodotti utilizzati.
Al termine del trattamento amianto il proprietario deve pianificare un programma di manutenzione e controllo e nominare un Responsabile che ne segua l’applicazione.
Le fasi dell’incapsulamento
PRIMA FASE
L’applicazione di un primer penetrante fissativo con resine sintetiche a base d’acqua; tali prodotti acquosi hanno un impatto ambientale nettamente minore rispetto ai comuni solventi; la principale funzione di questo primer è quella di penetrare in profondità creando una superficie aggrappante; diluito all’acqua 1:1 per consumo minimo di 150 g/mq di prodotto puro.
SECONDA FASE
L’applicazione di un primer penetrante consolidante, a base d’acqua, penetra in profondità consolidando la matrice cementizia in cui sono inglobate le fibre di amianto e viene applicato dopo 4 ore dall’applicazione della prima mano nei colori prescelti per un consumo minimo di 400 g/mq.
TERZA FASE
L’applicazione di due mani di una guaina liquida elastomerica impermeabilizzante, a base di polimeri acrilici in modo da creare un rivestimento impermeabile; viene applicato dopo 24 ore, ma di colore diverso e contrastante rispetto alla mano precedente per un consumo minimo di 400 g/mq.
Incapsulamento: quali vantaggi e svantaggi
L’incapsulamento dei materiali contenenti amianto comporta alcuni vantaggi e svantaggi.
Tra i principali vantaggi ci sono:
- l’economicità;
- il minor impatto ambientale rispetto alla rimozione, in quanto l’amianto viene lasciato in loco e quindi non vi sono rischi di eventuali rilasci di fibre durante rimozione e smaltimento;
- presenta un minor rischio di esposizione alle fibre per gli operatori che eseguono l’intervento;
- non produce rifiuti speciali pericolosi.
Tra gli svantaggi ricordiamo che:
- l’amianto resta presente nella struttura e potrebbe quindi essere necessario rimuoverlo in seguito;
- è necessario attuare un programma di controllo e manutenzione costante;
- potrebbe essere necessario ripetere l’incapsulamento a distanza di tempo;
- possono risultare ridotte le proprietà termiche, anti-acustiche e antincendio del sito.
Cosa consiste la bonifica attraverso il confinamento amianto?
Il confinamento dell’amianto è una tecnica di isolamento del materiale nocivo dalle aree occupate dell’edificio tramite delle barriere rigide; non si tratta quindi di una soluzione definitiva come la rimozione totale dell’amianto.
Con il confinamento dell’amianto, si crea un rivestimento che ricopre e sigilla tutti i materiali contenenti amianto; in questo modo il processo di sfaldatura continua all’interno del rivestimento e le fibre non si disperdono negli ambienti interni ed esterni circostanti.
Il confinamento è un provvedimento temporaneo al problema dell’amianto, per questo il proprietario dello stabile deve impegnarsi a provvedere a controlli e manutenzioni delle aree sigillate nominando un responsabile che se ne occupi periodicamente o in caso di necessità straordinarie (es. terremoti, perdite idrauliche, cedimenti strutturali anche lievi, ecc.).
L’intervento di bonifica confinamento amianto deve essere eseguito in conformità al D.M. 06/09/1994 e al D.M. 20/08/1999.
I sistemi di coperture
Bonifiche Laziali realizza nuove coperture con pannelli in alluminio, rame, acciaio e laterizio. Isolamento con dell’Eternit esistente, impermeabilizzazioni e lattoniere:
- Sistemi di coperture in lamiera pre-verniciata, alluminio e laterizi;
- Sistemi di coperture coibentate;
- Sistema integrato per coperture e rivestimenti.
Nella struttura di ogni edificio la copertura è un elemento di fondamentale importanza, deve infatti garantire protezione, impermeabilità, isolamento termo-acustico e stabilità strutturale.
In seguito alla rimozione della struttura esistente, ci occupiamo della conseguente installazione di una nuova copertura, realizzata secondo le moderne concezioni di risparmio energetico e in linea con le norme di sicurezza.
Grazie alla collaborazione di partner esperti possiamo garantire coperture a norma CE.
Queste certificazioni garantiscono un’elevata resistenza agli agenti atmosferici e un’ottima insonorizzazione degli ambienti.
Il nostro supporto continua anche con la gestione delle pratiche burocratiche.
I vantaggi del Confinamento
La bonifica amianto tramite confinamento di una copertura Eternit e in generale di cemento amianto è vantaggiosa per alcuni motivi:
- la rapidità dell’intervento, che permette di mettere in sicurezza gli ambienti di lavoro e le persone che ci lavorano in breve tempo;
- non dovendo ricorrere a materiali sostitutivi, il costo è nettamente inferiore rispetto alle altre tecniche di bonifica e non si dovranno apportare modifiche strutturali se non in casi eccezionalie il tempo richiesto sarà inferiore rispetto a un lavoro di rimozione, sostituzione e ristrutturazione dell’edificio;
- non produce rifiuti tossici e pericolosi da smaltire, come nel caso della rimozione e riduce il rilascio delle fibre nocive e cancerogene nell’ambiente;
- garantisce un alto livello di resistenza a scosse, sollecitazioni o urti.
Gli svantaggi del Confinamento
Tra gli svantaggi dell’amianto confinato ricordiamo che:
- è necessario verificare se la struttura da bonificare può sopportare il carico della nuova copertura di confinamento;
- questo sistema di bonifica non è indicato per tutte le strutture e tutte le tipologie di attività; in alcuni casi, infatti, la struttura interessata potrebbe non essere idonea alle soluzioni di confinamento; nel caso di edifici di piccole dimensioni, a causa del volume occupato dai sistemi di confinamento, potrebbe ridursi lo spazio di lavoro internosia per quanto riguarda i muri che per i soffitti;
- il costo normalmente contenuto del confinamento potrebbe subire variazioni, anche importanti, nel caso fosse necessario spostare impianti elettrici, idraulici e di aerazione dell’edificio che, in caso di guasti, non possono trovarsi all’interno delle aree isolate;
- altro limite del confinamento dell’amianto potrebbe essere la difficoltà di individuare e isolare correttamente l’asbesto. la barriera di contenimento deve restare in buono stato, grazie a un costante programma di controllo e manutenzione; senza il preventivo fissaggio tramite incapsulante, durante l’intervento vi è un rilascio di fibre a secco; potrebbe essere necessario procedere alla rimozione in un secondo momento.